sabato 16 agosto 2014

UNIONE: IL CASO SANT'AGATA FELTRIA


 
Una partenza affrettata e singhiozzante quella di questa Unione a 10, un contesto in cui correttezza e regole non sono certo all’ordine del giorno, d’altronde anche la gatta frettolosa fà i gattini ciechi. Nel primo consiglio dell’ Unione di questa legislatura, saltano agli occhi alcune anomalie che ci auguriamo vengano approfondite al più presto visto che non lo si è fatto a tempo debito. A farne le spese le opposizioni che si ritrovano penalizzate dalla ripartizione degli “scranni”. La composizione del consiglio dell’Unione è stabilita da apposito  regolamento col quale si attribuiscono ad ogni comune un consigliere di maggioranza e uno di opposizione, con quote voto diverse, fatta eccezione per Santarcangelo  che essendo il comune più grande ne ha due per parte, le perplessità sorgono sui posti spettanti al Comune di Sant’Agata Feltria. Come noto a Sant’Agata Feltria per le amministrative si è presentata una sola lista, di conseguenza in consiglio comunale siede solo la maggioranza, ci stupisce quindi il fatto che  in Unione, per l’ assegnazione del posto spettante di diritto all’opposizione santagatese, si sia deciso a tavolino di attribuirlo alla maggioranza. L’opposizione pennese ad esempio ha legittimamente scelto di non sedere in Unione (scelta più che legittima e da rispettare), ne consegue quindi che la sedia resta vuota, una scelta che comunque non lede l’opposizione dell’ Unione come accade invece con quanto fatto per il Comune di Sant’Agata Feltria.  Per quale motivo, anziché tenere il posto vuoto come per Pennabilli, al Comune di Sant’Agata viene consentito di nominare  due esponenti riempiendo così oltre al seggio di maggioranza anche quello vuoto dell’opposizione? Vien da se che entrambi i consiglieri che siederanno in Unione per Sant’Agata Feltria saranno allineati al momento del voto essendo espressione della stessa maggioranza e questo non ci sembra affatto corretto visto che il peso tra maggioranza e opposizione dell'Unione viene spostato con una decisione "a tavolino" che favorisce la maggioranza. Possibile che negli uffici e nella segreteria questa scelta non sia apparsa un po’ bizzarra? Fortunatamente Elena Vannoni capogruppo della lista civica di opposizione ne ha chiesto contezza in consiglio, ma è mai possibile che solo l’opposizione si sia accorta di questa anomalia? Questa più che una svista sembra l'ennesima porcata perpetrata dal Pd che in Valmarecchia anziché amministrare impone il buono e il cattivo tempo e quest' ultima  non è altro che una
rocambolesca interpretazione della normativa.

Loris Dall’Acqua   Sandro Polidori   Valmarecchia Battle Group

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