giovedì 20 febbraio 2014

UNIONE DI CHE COSA?

  La Voce 21-02-14
  Il Nuovo Quotidiano 24-02-14

Il 2014 è l'anno di nascita della nuova Unione Montana a 10, purtroppo inizia il suo percorso nella modo e nel momento peggiore. Il Pd della Valmarecchia ha fortemente voluto la costituzione di questo ente, nonostante questa Unione sia troppo ampia ed eterogenea per poter operare in maniera sinergica, i comuni che ne fanno parte hanno pesi, esigenze e problematiche piuttosto diverse. Si parte col piede sbagliato anche percè per alcuni comuni si è trattato di un'imposizione e non di una scelta, inoltre il parto di questo nuovo ente  non è stata una fusione  tra l'Unione a 4 e la Comunità Montana a 7, come era atato annunciato, ma si è assistito all' assorbimento della Comunità Montana a 7 che è confluita in nell'Unione a 4 della Bassa Valmarecchia. Si è voluto cominciare ora nonostante 3 comuni su 10 siano stati commissariati, 3 comuni che rappresentano insieme 27-28.000 cittadini. In diversi incontri o consigli comunali è stato ribadito con forza che i comuni montani avrebbero deciso trà loro le questioni inerenti la montagna, ma dopo l'ultimo incontro c'è da chiedersi se anche il Monte Giove (Santarcangelo) rientri nell'area montana, evidentemente promessa da marinaio e non certo da montanaro.
       Così non si và da nessuna parte, l'Unione deve operare nell'interesse della Valmarecchia. La montagna è abbandonata a se stessa e questo non è una considerazione solo nostra, ma lo si evince purtroppo anche dalle cifre. Per il progettone per difendere  la costa dall' erosioneo per fare bonifiche strutturali sono stati messi a bilancio 16,5 milioni di euro di cui 15 milioni dallo stato e 1,5 dalla Regione. Esiste qualche progettone anche per la Montagna?  Non pervenuto!
       Ci pensa forse l'Unione Montana? Per dare un idea del metro di giudizio sappiate che l'Unione spende  14.213  euro  per  fare  un  abbonamento  unico " LEGGI  D'ITALIA  PROFESSIONALE" con  servizi  integrati e  digitali, sicuramente utili, ma da 3 anni  non  riesce  a mettere risorse proprie ragguardevoli per compensare la scarsa attenzione verso i problemi della montagna da parte di enti sovraordinati. Creare un fondo da 7.015 euro  ( 2.000  stanziati della Regione  e  5.000 dell'Unione)  destinati alle aziende agricole che provvederanno a PICCOLI  INTERVENTI  DI  SISTEMAZIONE IDROGEOLOGICA sono una miseria  forse  utile alla sistemazione di qualche piccolo  fossetto, un fondo che sembra creato da persone che probabilmente non conoscono la vastità, le peculiarità e le criticità dell'area montana. Perchè i sindaci non alzano la voce contro questa vergogna? Che fà l'Unione in merito? Ancora una volta la politica locale dimostra di non saper essere nè  tempestiva  nè  protagonista  del  futuro e  della  risoluzione  di  tutte  le  criticità ancora  presenti  in Valmarecchia. I due  onorevoli del PD  affermavano  giusto ieri che  la  prevenzione passa attraverso  una  manutenzione  diffusa  del  suolo, dei  corsi d'acqua e  delle infrastrutture  idrauliche. Cosa aspettiamo a dar seguito alle parole coi fatti? Quale ruolo intenderà svolgere questa Unione in merito alle politiche della vallata? Ci sono idee e progetti strategici di vallata?

Sandro Polidori     Loris Dall'Acqua    Valmarecchia Battle Group

martedì 11 febbraio 2014

SMALTIMENTO RIFIUTI I COMUNI POSSONO SPENDERE MENO

La Voce 12-02-14

Che si chiami Tarsu oppure Tares o in un altro modo quel che interessa ai cittadini è che si sta spendendo troppo. Abbiamo voluto vederci chiaro e siamo andati alla fonte mettendo sotto la lente i costi del servizio in Alta Valmarecchia in cui emerge come soluzioni diverse dall’affidamento del servizio alla Montefeltro Servizi ha consentito forti risparmi. Mentre i comuni di Novafeltria, Talamello, Sant’Agata Feltria, San Leo e Pennabilli si affidano a questa multiutility per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, il Comune di Maiolo ha scelto un sistema in economia che gli ha garantito un minor costo mentre Casteldelci si affida ad un sistema promiscuo che utilizza in parte la Montefeltro Servizi ed in parte altri, ma forse questa volta più che le parole parlano i numeri. Analizzando i costi pro capite dei sette comuni del 2012 vediamo che Novafeltria spende 133,74; Talamello 133,96; Pennabilli 116,00; San Leo 134,40 e Sant’Agata Feltria addirittura 144,67. Sotto i 100 gli altri due comuni che invece di accettare la proposta della Montefeltro hanno cercato soluzioni diverse: Maiolo spende 94,45 mentre Casteldelci solo 73,38. Se la politica vuole mettersi dalla parte dei cittadini la via è già tracciata. Occorre un cambio di cultura verso il rifiuto  zero, una cultura che deve in primis illuminare le menti di chi amministra in modo che possano educare i cittadini al cambiamento. Si prenda ad esempio  dal lavoro fatto da questi comuni che hanno optato per una  maggiore autonomia decisionale.

Sandro Polidori      Loris Dall'Acqua  Valmarecchia Battle Group

lunedì 3 febbraio 2014

PIVA, MANTENIAMO LA SANITA' IN VALMARECCHIA

 La Piazza o3-02-14
 La Voce 04-02-14
 Il Nuovo Quotidiano 04-02-14
 Il Corriere 04-02-14

Lettera Aperta al Vice Presidente della commissione regionale della Sanità Dott. Roberto Piva

La Sanità è uno dei temi più sentiti dalla cittadinanza, le strutture ospedaliere presenti in Valmarecchia ovvero l’Ospedale Franchini a Santarcangelo e il Sacra Famiglia a Novafeltria rappresentano due presidi importanti ed irrinunciabili, l’ipotesi che possano essere depotenziati è inaccettabile. Purtroppo come noto le nostre realtà ospedaliere sono inserite nella lista delle 25 strutture che hanno i requisiti per essere trasformate in ospedali di comunità,  non si tratta di una condanna scritta, ma rappresenta il rischio di avviarsi verso un ulteriore impoverimento delle due strutture che nei fatti è già iniziato anni fà con la soppressione di diversi reparti. Gli Ospedali di Comunità sarebbero quasi completamente svuotati dei servizi che siamo abituati a ricevere oggi, svuotati anche del significato stesso di ospedale; con ogni probabilità gli unici elementi che li caratterizzeranno saranno un punto di pronto intervento e posti letto rivolti a quelle persone che devono ricevere cure che non potrebbero ricevere a domicilio, corsie in cui la figura che sarà più facile incontrare non sarà il medico, ma l’infermiere, una risposta che riteniamo inadeguata alle esigenze del territorio. La salute e l’interesse del paziente devono essere il perno attorno al quale ruotano le azioni della politica in materia, troppe volte invece accade che la politica porti in corsia ragioni economiche che invece non dovrebbero in alcun modo condizionare il lavoro ospedaliero, l’interesse economico dell’azienda non può e non deve sovrastare quello del paziente, la trasformazione dell’ Unità Sanitaria Locale in Azienda Sanitaria Locale sembra invece averlo dimenticato. Il riordino del sistema sanitario, il contenimento della spesa sono sì da perseguire, ma non sulla pelle dei cittadini. Vogliamo ricordare che in Alta Valmarecchia è già stato presentato un importante documento politico, redatto in maniera condivisa da tutte le forze politiche in favore del Sacra Famiglia di cui la Regione deve tenerne conto, vogliamo un pronto soccorso degno di questo nome, una diagnostica e cura poliambulatoriale completa e seria, una specializzazione in BIABETOLOGIA - AUXOLOGIA con una divisione ospedaliera di cura utilizzando e convertendo i 30 posti letto che rimarranno liberi dopo l’agognata RSA che da 30 anni attende di essere realizzata. Allo stesso modo devono essere prese in considerazione le istanze presentate dalle forze politiche santarcangiolesi condivise anche dalle amministrazioni dei comuni limitrofi i cui cittadini usufruiscono dei servizi del Franchini affinché venga mantenuto l'assetto del reparto di chirurgia per interventi a basso e medio rischio, che si provveda alla nomina di un primario  tenendo conto delle esigenze operative anche della chirurgia generale e non della sola senologia seppur rappresenti un’eccellenza della struttura da valorizzare.

Loris Dall’Acqua    Sandro Polidori   Valmarecchia Battle Group