domenica 22 dicembre 2013

AVREMO UNA VALLE DI OSPEDALI DORMITORIO?

   La Piazza 22-12-13
   Il Carlino Rimini 24-12-13 
   Il Corriere Rimini 28-12-13
   La Voce 03-04-14  
   Il Corriere Rimini 08-01-14

 Il riordino del sistema sanitario regionale, ed in particolare il futuro degli ospedali e delle Case di Riposo della Valmarecchia, sta tenendo in apprensione sia i cittadini che ci vivono, che le forze politiche, non solo di quelle di opposizione, ma anche quelle di maggioranza. Già troppe volte ci siamo sentiti rassicurare da politici e tecnici dell’Asl sul fatto che i nostri ospedali non sarebbero stati né chiusi, né depotenziati, parole che andavano in una direzione e fatti che andavano in un’altra.
      In questi anni abbiamo assistito solo ad interventi di riqualificazione delle strutture, interventi che ne fanno accrescere il valore immobiliare ma che non sono certo garanzia del loro mantenimento per quella funzione. La mancata nomina di un primario per il nosocomio santarcangiolese, ad esempio, ha generato non pochi sospetti sul futuro del Franchini che da due anni attende questa nomina, per non parlare del Sacra Famiglia per il quale, in maniera contraddittoria, c’è chi rassicura sul mantenimento della struttura e dei reparti, ma  contemporaneamente sostiene che occorre garantire certi standard numerici (nello specifico numeri di interventi o prestazioni annui) affinchè abbia un senso mantenerli.
       Ma come è possibile garantirli quando ci si rivolge ad un Cup che inspiegabilmente spesso dirotta l’utenza verso i grandi ospedali anche quando questi potrebbero usufruire delle stesse prestazioni presso l’ospedale di Santarcangelo o di Novafeltria? Perché non favoriamo una politica sanitaria a Km 0? Più che i setacci di Socrate ci servirebbe un setaccio per filtrare quelle che sono le rassicurazioni rilasciate dall’Asl o dai nostri sindaci che sarebbero quelli preposti a difendere il nostro territorio. Il direttore generale della Sanità in Regione ha recentemente annunciato diverse novità sui possibili effetti del riordino sanitario regionale. Ben 25 ospedali su 61 della Regione Emilia Romagna potrebbero diventare Ospedali di Comunità che sarebbero strutture che non si occuperebbero più degli acuti, ma soltanto di assistenza. Per quanto riguarda la Provincia di Rimini nella lista dei 25 ospedali che hanno le caratteristiche per essere trasformati in Ospedali di Comunità e che praticamente rischiano di essere depotenziati ci sono ben 3 ospedali su 5: il Cervesi di Cattolica, il Franchini di Santarcangelo e il Sacra Famiglia di Novafeltria alla faccia delle rassicurazioni ricevute dalla politica locale. In queste strutture le urgenze sarebbero garantite da un presidio di Pronto Intervento, mentre per quanto riguarda i posti letto, l’ospedale di comunità sarà  dedicato a quei pazienti non ancora pronti per essere dimessi visto che a domicilio non riuscirebbero ad avere quel tipo di assistenza di cui avrebbero bisogno, strutture ove più che medici si saranno infermieri. Il riordino sanitario regionale dovrebbe essere fatto nel giro di 3 anni, non avrebbe senso parlarne a giochi già fatti ma occorre intervenire oggi visto che le scelte sono politiche, altrimenti saremo praticamente condannati a diventare pendolari della salute e le nostre strutture relegate a dormitorio, questo rappresenterebbe il fallimento della politica.


 Cordiali saluti,


Loris Dall'Acqua   Sandro Polidori    Valmarecchia Battle Group


 

martedì 17 dicembre 2013

OSPEDALI DI COMUNITA' questo il futuro della SANITA' IN VALMARECCHIA?

La Voce 18-12-13
Il Nuovo Quotidiano 18-12-13
Il Nuovo Quotidiano 23-12-13

OSPEDALI DI COMUNITA’ QUESTO IL FUTURO DELLA SANITA' IN VALMARECCHIA?



       In una recente intervista al direttore generale della Sanità in Regione trapelano diverse novità di quello che dovrebbero essere gli effetti del riordino sanitario regionale.
       Cambiamenti in arrivo per 25 ospedali su 61 della Regione Emilia Romagna che diventeranno Ospedali di Comunità e non si occuperanno più degli acuti. Negli ospedali per acuti saranno tagliati un migliaio di posti letto su 15.000 per quanto riguarda la Provincia di Rimini nella lista dei 25 ospedali che hanno le caratteristiche per essere trasformati in Ospedali di Comunità e che praticamente rischiano di essere depotenziati ci sono ben 3 ospedali su 5: il Cervesi di Cattolica, il Franchini di Santarcangelo e il Sacra Famiglia di Novafeltria alla faccia delle rassicurazioni ricevute dalla politica locale. Negli ospedali di comunità le urgenze sarebbero garantite da un presidio di Pronto Intervento, mentr per quanto riguarda i posti letto, l’ospedale di comunità sarà una sorta di limbo ovvero  dedicato a quei pazienti non ancora pronti per essere dimessi in quanto a domicilio i pazienti non riuscirebbero ad avere quel tipo di assistenza di cui avrebbero bisogno. Negli ospedali di comunità più che medici si saranno infermieri, un riordino dovrà essere fatto nel giro di 3 anni, saremo praticamente condannati a diventare pendolari della salute e le nostre strutture relegate a dormitorio.

Loris Dall'Acqua   Sandro Polidori    Valmarecchia Battle Group