giovedì 31 gennaio 2013

UNIONE: NON FACCIAMO IL PASSO TROPPO LUNGO

LA VOCE 01-02-13

Un' Unione-ammucchiata composta da 12/13 comuni rischierebbe di rivelarsi un’ unione solo di facciata. Le diverse problematiche territoriali, i regolamenti (che divergono non solo da unione ad unione, ma addirittura da comune a comune), i continui distinguo sulla gestione di ogni servizio o funzione da parte dei singoli comuni rispetto alle scelte che dovrebbero essere di interesse sovracomunale ci legittimano a pensare che quella di un’unica grande unione sia assolutamente una scelta troppo affrettata. Se non sarà il territorio a scegliere lo farà per noi la Regione e questo sarebbe una sconfitta politica per tutta la Valmarecchia.
La proposta del Valmarecchia Battle Group è realistica e non esclude nessuna altra ipotesi, anzi l’intenzione è quella di chiederne il confronto. Difronte alla confusione normativa di questi ultimi mesi in cui l’esistenza delle stesse Province era in discussione, unirsi ora sarebbe una scelta condizionata da troppe incognite, come dimenticare il tema della rappresentanza? Non solo ci troveremo di fronte all'esclusione di alcune forze partitiche che già oggi non sono garantite nelle attuali unioni, ma in un contesto di 12 non ci saranno nemmeno posti per tutti i comuni i quali subiranno le scelte dell' Unione senza evere rappresentanti.

Se c’è la volontà possiamo avere la maturità di procedere per piccoli passi avanti, senza rischiare di doverne fare altri indietro poi, non possiamo ignorare le tante perplessità emerse un po’ ovunque sull’opportunità di questo tipo di unione che di ottimale non avrebbe neppure l’ambito.

La priorità del momento è quella di decidere l’Ambito territoriale ottimale e per arrivare a questo c’è rimasto poco tempo visto che va deciso entro il 20 febbraio e noi con forza riteniamo indispensabile vengano individuati nel nostro distretto sanitario due ambiti distinti in cui si realizzi l’Unione Montana a 7/8 e l’Unione a 4/5, due unioni separate che però si incontrino periodicamente per valutare caso per caso la possibilità di gestire qualche servizio o funzione insieme, lasciando la porta aperta anche ad ipotesi di fusione.

Sarebbe bene ricordare che l’individuazione dell’ambito può essere revisionata fra tre anni per cui nel 2016 i confini potranno essere rivisti e proprio per questa ragione ci chiediamo se non abbia più senso impegnarsi in questi 3 anni a migliorare le attuali unioni piuttosto che tentare l’avventura a 12 col rischio di tornare indietro fra tre anni e quella sarebbe una sconfitta.

In questo caso avremo 3 anni di tempo nei quali lavorarci sopra, prendendo in esame tutte le ipotesi che la legge ci offre e valutando tra queste quale possa essere l’assetto ottimale per la valle. Vogliamo una scelta ponderata, se si dovesse giungere ad un’ Unione a 12/13 questa dovrà essere frutto di un confronto serio e condiviso con la cittadinanza.



Loris Dall'Acqua      Sandro Polidori    Christian Carrieri 


Valmarecchia Battle Group

 

lunedì 28 gennaio 2013

VOGLIAMO UN INCONTRO DELL'UNIONE

     La Voce 30-01-13 

In data 17 gennaio 2013 il Presidente della Comunità Montana Marcello Fattori ha provveduto ad organizzare un incontro al quale sono stati invitati i partiti, le associazioni e i comitati, un'occasione di confronto sul tema del riordino territoriale e di dibattito sulle scelte alle quali, entro breve, la Valmarecchia sarà chiamata ad esprimersi.
Un incontro interessante alla base del quale non c' era una decisione già presa, ma se ne prendevano in esame diverse, un incontro non molto partecipato viste le avverse condizioni metereologiche (nevicava), ma sta di fatto che la Comunità Montana lo ha organizzato e vorremmo che la stessa cosa fosse fatta dall'Unione Valle del Marecchia preferibilmente esteso all'intera valle e aperto alla cittadinanza.

A tal fine, come Valmarecchia Battle Group abbiamo chiesto al Presidente Franco Antonini di indire, quanto prima, un pubblico incontro al fine di favorire un confronto tra partiti, associazioni comitati e cittadini sul futuro amministrativo della Valmarecchia che auspichiamo venga accolta con favore.


Loris Dall'Acqua Sandro Polidori Christian Carrieri

Valmareccchia Battle Group

martedì 22 gennaio 2013

OBBIETTIVO 3 SASSOFELTRIO & MONTECOPIOLO

LA VOCE 23-01-13

OBBIETTIVO 3 VALMARECCHIA BATTLE GROUP



SASSOFELTRIO E MONTECOPIOLO



In funzione del riordino territoriale e dell’ individuazione degli ambiti territoriali ottimali riteniamo importante, per quanto consentito dalla legge, prevedere negli atti ad esso riferiti, l’eventuale ingresso dei comuni di Sassofeltrio e Montecopiolo nell’ambito ad essi adiacente.

I comuni di Sassofeltrio e Montecopiolo hanno già espresso tramite la consultazione popolare di un Referendum la volontà di far parte della Regione Emilia Romagna e sono in attesa dei pareri istruttori locali.

In particolare la Valmarecchia attende l’arrivo di Montecopiolo un ricongiungimento storico importante visto che esso può essere definito la culla del MONTEFELTRO

Al fine di facilitare il loro ingresso riteniamo importante che essi siano da subito menzionati, una forma di constatazione oggettiva dei fatti e soprattutto di rispetto della volontà popolare.

A tal proposito vorremmo che la Valmarecchia manifestasse concretamente la propria solidarietà a questi due comuni impegnandosi, per quanto possibile, nel sensibilizzare le istituzioni affinchè l’iter istituzionale del loro passaggio sia il più celere possibile. A questo scopo vorremmo fossero coinvolti i consigli comunali, provinciali e regionali, le forze politiche e i rappresentanti del territorio che siedono o siederanno in Parlamento, vorremmo che IN TUTTI I COMUNI DELLA VALMARECCHIA nonchè in Provincia si predisponga un'apposita delibera a sostegno della loro causa da inviare sia alla Regione Emilia Romagna che alle Marche, spreranzosi che questo inneschi una reazione a catena che spinga di riflesso sino al Parlamento.



VALMARECCHIA BATTLE GROUP

lunedì 21 gennaio 2013

UNIONE a 12/13: COMUNI SENZA RAPPRESENTANTI ?

In merito alla rappresentatività guardate che diceva la L.267 all' Art. 32?
"Articolo 32
Unioni di comuni

1. Le unioni di comuni sono enti locali costituiti da due o piu' comuni di norma contermini, allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralita' di funzioni di loro competenza.

2. L'atto costitutivo e lo statuto dell'unione sono approvati dai consigli dei comuni partecipanti con le procedure e la maggioranza richieste per le modifiche statutarie. Lo statuto individua gli organi dell'unione e le modalita' per la loro costituzione e individua altresi' le funzioni svolte dall'unione e le corrispondenti risorse.

3. Lo statuto deve comunque prevedere il presidente dell'unione scelto tra i sindaci dei comuni interessati e deve prevedere che altri organi siano formati da componenti delle giunte e dei consigli dei comuni associati, garantendo la rappresentanza delle minoranze.

4. L'unione ha potesta' regolamentare per la disciplina della propria organizzazione, per lo svolgimento delle funzioni ad essa affidate e per i rapporti anche finanziari con i comuni.

5. Alle unioni di comuni si applicano, in quanto compatibili, i principi previsti per l'ordinamento dei comuni. Si applicano, in particolare, le norme in materia di composizione degli organi dei comuni; il numero dei componenti degli organi non puo' comunque eccedere i limiti previsti per i comuni di dimensioni pari alla popolazione complessiva dell'ente. Alle unioni competono gli introiti derivanti dalle tasse, dalle tariffe e dai contributi sui servizi ad esse affidati. "

COL RIORDINO TERRITORIALE I POSTI SONO LIMITATI

In giunta non più di 8!
In un contesto di UNIONE A 12/13 non ci saranno posti per tutti, alcuni comuni  non avranno esponenti di maggioranza o di opposizione e ancor peggio alcuni comuni non avranno rappresentanti in giunta e saranno le Unioni in futuro a gestire diversi servizi e funzioni tutt'altro che marginali.

venerdì 18 gennaio 2013

NON TOCCATE QUEL REFERENDUM



SUL REFERENDUM EVITIAMO STRUMENTALIZZAZIONI

Non si può strumentalizzare un referendum attribuendogli  significati diversi da quelli per cui era stato indetto.  Il Referendum attraverso il quale l’Alta Valmarecchia si espresse era finalizzato al passaggio di Regione e di Provincia quando si parlava di una Valmarecchia riunita anche dal punto di vista amministrativo non era né inteso né sottinteso l’Unione-ammucchiata di cui si disquisisce oggi.

 

UNIONE: RISPOSTE CERCASI


DUE DOMANDE IN CERCA DI RISPOSTA
 
RAPPRESENTATIVITA’

La nascita di grandi Unioni, attraverso le quali si andranno a gestire diverse funzioni e servizi, produrrà di riflesso uno svuotamento dei poteri dai comuni che delegheranno le Unioni a gestirle per conto loro. In un contesto molto ampio (12/13 comuni) il consiglio e la giunta dell’Unione ( ente di secondo grado non eletto direttamente dai cittadini)  diverrà il centro decisionale su diversi temi in cui molti comuni non avranno rappresentanti in consiglio e in giunta, sarà quindi una vera e propria esternalizzazione quali forme di partecipazione alle scelte o di controllo avranno gli esclusi?

A tal proposito che dice la L.267 all' Art. 32?
Articolo 32
Unioni di comuni

1. Le unioni di comuni sono enti locali costituiti da due o piu' comuni di norma contermini, allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralita' di funzioni di loro competenza.

2. L'atto costitutivo e lo statuto dell'unione sono approvati dai consigli dei comuni partecipanti con le procedure e la maggioranza richieste per le modifiche statutarie. Lo statuto individua gli organi dell'unione e le modalita' per la loro costituzione e individua altresi' le funzioni svolte dall'unione e le corrispondenti risorse.

3. Lo statuto deve comunque prevedere il presidente dell'unione scelto tra i sindaci dei comuni interessati e deve prevedere che altri organi siano formati da componenti delle giunte e dei consigli dei comuni associati, garantendo la rappresentanza delle minoranze.

4. L'unione ha potesta' regolamentare per la disciplina della propria organizzazione, per lo svolgimento delle funzioni ad essa affidate e per i rapporti anche finanziari con i comuni.

5. Alle unioni di comuni si applicano, in quanto compatibili, i principi previsti per l'ordinamento dei comuni. Si applicano, in particolare, le norme in materia di composizione degli organi dei comuni; il numero dei componenti degli organi non puo' comunque eccedere i limiti previsti per i comuni di dimensioni pari alla popolazione complessiva dell'ente. Alle unioni competono gli introiti derivanti dalle tasse, dalle tariffe e dai contributi sui servizi ad esse affidati.

SUB-AMBITI

Qualcuno ha parlato di sub-ambiti in termini entusiastici sottolineando il fatto che su materie specifiche come quelle inerenti alla montagna e alle sue problematiche i comuni facenti parte di detto sub- gruppo, potranno riunirsi e deliberare escludendo gli altri. Ma come si farà quando in discussione ci sono temi che necessitano di copertura finanziaria? Il bilancio è uno o è previsto anche il sub-bilancio?


giovedì 17 gennaio 2013

RELAZIONE DEL V.B.G. letta il 17-01-13


COMUNICATO VALMARECCHIA BATTLE GROUP letto all'incontro del 17-01-13

       Leggo questo comunicato  a nome di un insieme di persone molto eterogeneo,  che ricopre ruoli diversi nella società,  composto sia da comuni cittadini che da persone impegnate in ruoli amministrativi, un gruppo di persone che si confronta su temi importanti della Valmarecchia mettendosi sullo stesso piano senza distinzione alcuna tra cittadini e amministratori in nome di una partecipazione reale indipendentemente dal colore politico che passa in secondo piano, un comitato spontaneo e trasversale che ha già contatti in tutti i comuni della valle che si adopera nell’interesse di un territorio e della comunità che lo abita nel nostro caso la Valmarecchia.

ASSETTO AMMINISTRATIVO DELLA VALMARECCHIA

In funzione del riordino territoriale in atto da parte della Regione Emilia Romagna per il contenimento della spesa pubblica ed una miglior gestione del territorio noi vorremmo si lavorasse per una Valmarecchia che possa offrire il meglio ai propri residenti, fornendo servizi di qualità, ottimizzando al meglio le risorse, ricercando politiche condivise con una visione che oltrepassi i confini comunali in favore di un contesto più ampio, senza per questo dover costituire enti troppo allargati e quindi più fragili e poco rappresentativi delle singole realtà.

La Regione Emilia Romagna attraverso il riordino territoriale individuerà sul territorio degli ambiti territoriali ottimali, ambiti i cui confini corrisponderanno a quelli del distretto sanitario all’interno del quale i comuni che ne fanno parte costituiscano una unica unione attraverso la quale gestire in forma associata alcune funzioni e servizi.

L’ ambito territoriale ottimale ha come limite il superamento della soglia minima del numero di abitanti che in territori pianeggianti è di 30.000 abitanti mentre per le aree montane detta soglia si dimezza.

La Regione dà facoltà ai territori di scegliere senza nulla imporre, ovviamente come spesso accade, se sul territorio non si troverà una posizione univoca si legittimerà la Regione stessa a decidere. L’ambito che la Regione ha individuato è a nostro avviso troppo vasto e variegato con problematiche troppo diverse e che quindi riteniamo non “ottimale” per la nostra comunità.

La Vice Presidente della Regione Ass. Simonetta Saliera, in merito all’individuazione degli Ato, nella fase di preparazione della legge si dimostrò inizialmente piuttosto flessibile lasciando la possibilità che all'interno di un ambito, i comuni decidessero se costituire una o più unioni, anche se la Saliera non nascondeva l'auspicio per una perfetta corrispondenza 1 ATO = 1 UNIONE.  Sfogliando la Legge Regionale traspare invece che quello che era solo un auspicio diventerà la regola.
Per la Valmarecchia, la Regione avrebbe individuato come ambito ottimale l'intera Valmarecchia (escluso Rimini) e quindi un territorio che va da Casteldelci sino a Bellaria che si compone di 12 comuni che con Montecopiolo (per il quale si attende il probabile passaggio di Regione) porterebbe ad un’ Unione addirittura a 13 , un ambito troppo eterogeneo, con problematiche molto diverse tra loro (dalla montagna alla costa) e per il quale l'eventuale creazione di sub ambiti corrisponderebbe al nulla di fatto, non avendo questi un valore che abbia qualche rilevanza dal punto di vista amministrativo e quindi decisionale.

Dal punto di vista amministrativo la Valmarecchia pare aver già scelto optando per l' ipotesi di Unione a 11, ma se gli equilibri non dovessero resistere ( la Valconca ne è un esempio) che succederà?

Qualora permanesse quale paletto irremovibile, la corrispondenza tra 1 Ato = 1 Unione vorremmo che in Valmarecchia venissero individuati 2 Ato, uno che corrisponde ai 7/8 comuni del Montefeltro, l'altro a 4/5 (con Bellaria?) della Valmarecchia, contesti nei quali si lasci sempre una porta aperta ad ipotesi e valutazioni di fusione.

 

Superando pienamente i limiti imposti in base al numero di abitanti abbiamo i numeri per chiedere che in Valmarecchia vengano individuati due distinti ambiti ottimali:

- Quello dell’Alta Valmarecchia formata dai comuni di Novafeltria, San Leo, Pennabilli, Talamello, Casteldelci, Sant’Agata Feltria e Maiolo nel quale costituire un’Unione Montana a 7 che potrebbe divenire a 8 con l’ingresso di Montecopiolo, comune in attesa del passaggio di Regione, un ambito che supera i 15.000 abitanti necessari

- Quello della Bassa Valmarecchia formato dai comuni di Santarcangelo, Verucchio, Poggio Berni, Torriana e Bellaria in cui si migliori l’attuale Unione a 4 e si valutino eventuali accordi con Bellaria su alcuni servizi, anche in questo caso la soglia minima di abitanti che è di 30.000 è abbondantemente superata.

Ad una grande Unione in cui si creano sub-ambiti, preferiamo una Valmarecchia in cui vengano riconosciuti due distinti ambiti nei quali si riconoscano due distinte unioni:

-        L’ Unione Montana dell’Alta Valmarecchia

-        L’ Unione della Valmarecchia

 

Tra le due unioni auspicheremo l’apertura di  un tavolo permanente nel quale si possano valutare  strategie di vallata o la possibilità di accordi di gestione associata su alcuni servizi.

In entrambe le unioni auspicheremo altresì si aprisse la riflessione ed il dibattito su ipotesi di fusione.

No ad una Valmarecchia composta da unico ambito!

No all’Unione a 11!

No ai sub ambiti!

 

Loris Dall’Acqua Sandro Polidori Christian Carrieri

Valmarecchia Battle Group

mercoledì 16 gennaio 2013

IN DIFESA DELLA MONTAGNA

L'art. 44 comma 2 della Costituzione italiana al quale fa riferimento la legge sul riordino territoriale prevede funzioni associative, competenza, tutela e promozione della montagna. La legge dispone provvedimenti a favore della montagna e si dice anche che promuove ed impone la bonifica delle terre, ricostituisce le unita' produttive, aiuta la piccola e la media impresa.

L'art.32 del dlgs 267/2000 all'unione dei comuni montani riconosce il diritto di esercitare le specifiche competenze di tutela e promozione della montagna attribuite in attuazione dell'art.lo 44 secondo comma della costituzione, attribuendo funzioni primarie che sono il settore dell'AGRICOLTURA, della DIFESA DEL SUOLO e della FORESTAZIONE, con questo e per questo attivando il FONDO PER LA MONTAGNA e bandi specifici della UNIONE EUROPEA che regolano affidamenti su quei territori.

I FONDI PER LA MONTAGNA FANNO GOLA A QUALCUNO?
I fondi intercettati non sono mai sufficenti e ci spaventa pensare che con qualche gioco di prestigio di bilancio vengano ripartiti con la pianura e la costa, ma il dramma e che abbiamo certi personaggi al governo della Valmarecchia che per dispetto alla moglie si menano sui coglioni tutti i giorni.

Valmarecchia Battle Group

martedì 15 gennaio 2013

VALMARECCHIA QUESTION TIME


            Vorrei porvi alcune DOMANDE al fine di favorire una riflessione sul tema del riordino territoriale e per appurare se c'è piena consapevolezza di cosa comporterà la scelta di unione a 12/13 in Valmarecchia in particolare all'Alta Valle:

-        1) Come si può accettare, senza alcuna riserva se non l'individuazione del SUB-AMBITO, un’ Unione a 12 ( che con il probabile passaggio di Regione di Montecopiolo diventerebbe a 13 ), visto che poi ci si troverà ad affrontare problematiche estremamente diverse tra loro essendo l'ambito composto sia dalla montagna che dalla costa?

-        2) Pensate che i 5 comuni della Bassa Valle conoscano i problemi dell’Alta Valle del Marecchia?

-        3) Ragionando in un’ottica di vallata, visto che al fine di contenere la spesa pubblica probabilmente si dovranno apportare dei ridimensionamenti sui servizi l’Alta Valle non ha alcun timore di essere l’agnello sacrificale?

-        3) L’Alta Valle dovrebbe ritenersi tutelata da un’Unione a 12/13 che consentirà loro di incontrarsi sulle problematiche specifiche della montagna, all’interno di un SUB-AMBITO che non credo abbia un potere decisionale ed esecutivo. Lo ritenete dignitoso e suffficente?

-        4) Dal SUB-AMBITO emergeranno problematiche ed esigenze inerenti all’area montana che dovranno essere finanziate, non dovranno forse avere comunque il via libera dell’Unione che potrebbe anche avere altre priorità? O esiste forse un SUB-BILANCIO in cui verranno messi gli spiccioli?

-        5) La Polizia sarà di Vallata quindi si metteranno insieme i vigili?

 Bellaria da sola ne ha il doppio degli altri 11 messi insieme visto che ne conta una sessantina. Quante probabilità ha l' Alta Valmarecchia di avere vicino a se il comando di Polizia?

 Loris Dall'Acqua

domenica 13 gennaio 2013

UN DIKTAT INACCETTABILE




Domani lunedì 14 dicembre 2013 si terrà un incontro a Bologna tra alcuni sindaci della Valmarecchia ( non tutti) e la Regione in merito al riordino territoriale. Nei giorni seguenti verrà quindi indetta una riunione con tutti i 12 comuni della Valmarecchia da CASTELDELCI a BELLARIA nel caso di Bellaria sarebbe probabilmente il primo incontro ufficiale visto che sinora si è ragionato sempre a 11 anche se il risultato potrebbe essere a 12 o 13, non ci dimentichiamo che il Comune di Montecopiolo attende il passaggio di Regione.

Apprendiamo a mezzo stampa delle dichiarazioni che ci lasciano sbalorditi, frasi che ci auguriamo siano state travisate e per le quali ci auguriamo ci sia una smentita ufficiale visto che suona come un' azione ricattatoria da parte di questa Regione nei confronti di un territorio ed un forte condizionamento delle scelte che dovrebbero prendere i comuni.

Se qualcuno afferma che " le Unioni dei servizi devono corrispondere a questo ambito, ALTRIMENTI la Regione CONGELA I FINANZIAMENTI" vorremmo ci spiegasse anche con quale coraggio si parla di scelta.


Assolutamente inaccettabile per le ragioni che andiamo a sostenere da sempre, a maggior ragione oggi pesa come un macigno non aver soppesato altre scelte quali ad esempio le FUSIONI, sulle quali apro una piccola parentesi:


"Di fronte ad una scelta / non scelta, c'è un tentativo nemmeno tanto velato di mettere con le spalle al muro un'intera valle ed è inaccettabile che chi dovrebbe tutelare i nostri interessi accetti questo passivamente. Le ragioni economiche sono importanti e se queste diventano un limite che porta ad una scelta obbligata non si può non rilevare l'intelligenza dimostrata da chi ha soppesato per tempo l'ipotesi delle fusioni. Savignano e San Mauro Pascoli hanno iniziato da anni a ragionarci e pochi mesi fa hanno iniziato l'iter della fusione fatto di incontri e approfondimenti che culminerà con il REFERENDUM previsto per giugno 2013 e saranno i cittadini quindi a deciderlo. Qualora l'esito del referendum fosse favorevole la fusione porterà nelle casse del Comune Unico 10.000.000 di euro in 10 anni più ulteriori fondi per i seguenti 5, senza contare che i progetti presentati alla Regione da un nuovo comune nato da una fusione ha una corsia preferenziale sugli altri per avere finanziamenti da questa. Ne approfitto altresì per ricordare che bisogna rendere consapevoli i cittadini su cosa sia una fusione, non tutti sanno ad esempio che in ogni comune permane il municipio e i servizi detti di front office come l'urp o l'anagrafe o lo sportello dei servizi sociali mentre è la parte di back office che viene riorganizzata mettendo insieme gli uffici, un riordino dal quale ne escono uffici più organizzati con professionalità maggiori che sono in grado di fornire servizi di migliore qualità e a minor costo."


Questa piccola parentesi sulle fusioni vuole solo sottolineare che alcuni comuni avranno realmente una scelta in quanto si sono tenuti aperte due possibilità e ad esempio sono nelle condizioni di poter rifiutare un'unione che non li rappresenta in quanto dal punto di vista economico la fusione offre anche di più.

Nel RUBICONE si sceglie in VALMARECCHIA si subisce!!!

Loris Dall'Acqua      Sandro Polidori


 

sabato 12 gennaio 2013

IPOTESI DI STATUTO DI UNIONE DI PRODOTTO

Presentiamo a puro titolo esplicativo un'ipotesi di statuto di quella che potrebbe essere una eventuale nostra UNIONE DI PRODOTTO:


ASSOCIAZIONE UNIONE DI PRODOTTO DELL’AMBITO FLUVIALE, DELLA MONTAGNA, DELLA RETE MUSEALE E DELL’ ENOGASTRONOMIA

Art. 1 • Denominazione • Sede 1.

E' costituita l'associazione denominata "Unione di prodotto  dell’ambito fluviale, della montagna della rete museale e dell’enogastronomia". 2. Essa ha sede legale in…..

Art. 2 • Scopi e finalità

L'Associazione non persegue fini di lucro e si propone i seguenti scopi:

a) Favorire la collaborazione tra soggetti pubblici e privati mirata a rafforzare i prodotti turistici locali;

 b) Svolgere azioni di informazione, documentazione, promozione ed ogni attività volta a favorire lo

sviluppo e la valorizzazione del soggiorno e del turismo  nonché la crescita dell'economia del territorio della Valmarecchia e delle località che si riconoscono nelle stesse peculiarità in oggetto

 c) Promuovere e sostenere iniziative ed attività comuni alla valorizzazione ambientale e della difesa ecologica del territorio dell'area con particolare attenzione alle aree più delicate quali quella  fluviale e montana;

 d) Svolgere attività di promozione dell'offerta turistica, paesaggistica, eno- gastronomica, storica e culturale;

e) Favorire la promo-commercializzazione e la diversificazione del prodotto turistico facendo un salto di qualità passando dall’escursionismo che ha sempre contraddistinto la valle al turismo vero e proprio ovvero quello in grado di proporre la valle non solo come meta da visitare ma anche come luogo in cui soggiornare

promuovendo le diverse caratteristiche che insieme compongono un’offerta piuttosto variegata;

f) Favorire il miglioramento e l'uniformità dei servizi prestati dai soggetti istituzionali competenti nel settore

turistico;

 g) Favorire il miglioramento della qualità dei servizi e dei prodotti prestati da

soggetti aderenti all'Associazione, ai fini di un'offerta sempre più competitiva.;

Art. 3 •Soci

a) Sono soci fondatori i seguenti Enti pubblici e gli organismi pubblici e privati che, letto e

approvato lo statuto, sottoscrivono l'atto costitutivo dell'Associazione: l’Unione Valle del Marecchia con i  Comuni di Santarcangelo, Verucchio, Poggio Berni, Torriana, l’Unione Montana Valle del Marecchia con i comuni di Novafeltria, San Leo, Pennabilli, Maiolo, Casteldelci, Talamello, Sant’Agata Feltria

……

b) Possono aderire come associati ordinari le persone fisiche e giuridiche, gli enti e le associazioni

le imprese operanti nel settore termale o ricettivo, le società a prevalente capitale privato, i consorzi

tra le imprese, i soggetti privati purché portatori di prodotti, attività o servizi funzionali agli scopi

dell'associazione.

c) La domanda di ammissione dei nuovi associati dovrà essere inoltrata al Presidente

dell'Associazione e accettata dalla maggioranza dell'Assemblea dei soci. L'ammissione dei nuovi

associati è effettiva soltanto dopo il versamento dell'intera quota di associazione per l'anno

d) Il potere decisionale deve essere espressione della Valle del Marecchia

e) I soci membri non percepiscono alcun compenso ne indennizzo essendo questi già remunerati presso i rispettivi enti pubblici

f) I comuni associati siedono con pari dignità tra loro consci che occorre promuovere un intero territorio e non i singoli  comuni benchè in questi risiedano le eccellenze che rendono lustro alla Valle del Marecchia

corrente, deliberata dall'Assemblea.

Art. 4 Quote

Le quote annuali e l'ammontare viene definito dall'Assemblea dei soci entro il 31 luglio dell'anno

precedente a quello di riferimento.

Art. 5 Recesso

Gli associati che non avranno presentato per iscritto al Presidente la volontà di recedere

dall'Associazione entro il 30 settembre di ogni anno, saranno considerati associati anche per l'anno

successivo ed obbligati al versamento della quota annuale di associazione.

Art. 6 • Patrimonio

Il Patrimonio associativo iniziale è costituito dalle quote sottoscritte all'atto della costituzione

dell'Associazione dai soci fondatori.

Art.7 • Entrate

Le entrate sono costituite:

 a) dalle quote sociali annualmente versate;

b) dai contributi dello Stato,

della Regione e di altri soggetti pubblici o privati;

 c) da ogni altra entrata atta al raggiungimento degli scopi e delle finalità sociali.

Art. 8 • Esercizio Finanziario • Bilancio

a) L'esercizio finanziario termina il 31 Dicembre di ogni anno.

b) Il Bilancio Consuntivo è approvato dall'Assemblea entro il 31 marzo.

c) Il Bilancio Preventivo è approvato entro il 31 ottobre dell'anno precedente a quello di

riferimento.

Art. 9 • Organi

Gli organi dell'Associazione sono: l. l'Assemblea; 2. Il Presidente; 3. Il Coordinatore; 4. Il Collegio

dei Revisori;

Art. 10 • Assemblea

a) L'Assemblea degli associati è costituita da tutti gli associati pubblici e privati che hanno versato

la quota associativa annuale in persona dei propri rappresentanti legali o loro delegati.

b) L'Assemblea si riunisce obbligatoriamente due volte all'anno per deliberare i bilanci

dell'Associazione e tutte le volte che il Presidente lo ritiene necessario o quando almeno un terzo

dei soci ne abbia fatto formale richiesta.' L'Assemblea viene convocata dal Presidente mediante

comunicazione scritta inviata a tutti i soci almeno quindici giorni prima e deve contenere: la data,

l'ora, il luogo fissati per l'adunanza e l'ordine del giorno. Ogni associato ha diritto ad un solo voto e

non è ammessa la delega di voto ad altri associati. L'Assemblea è validamente costituita in prima

convocazione con quale che sia il numero degli associati presenti. Le decisioni vengono assunte a

maggioranza. Nessun compenso è dovuto ai membri dell'Assemblea. Il Coordinatore partecipa

all'Assemblea senza diritto di voto.

c) L'Assemblea delibera in ordine a: - nomina del Presidente, del Coordinatore ed eventuali relativi

compensi; - del Collegio dei revisori; - modifiche dell'atto costitutivo e dello statuto; - regolamenti e

relative modifiche per il funzionamento dell'Associazione; - adesione nuovi associati; -

approvazione del Conto Consuntivo e del Bilancio di Previsione; - ammontare delle quote

associative annuali; - progetti e piani annuali di promozione e marketing che dovranno

preventivamente ottenere, con votazione separata dei soli associati privati, il 50 più uno dei

consensi dei presenti aventi diritto; - revoca del Presidente, del Coordinatore e del Collegio dei

Revisori;

d) Il Presidente dell'Assemblea nomina un Segretario di turno il quale constata la regolarità

dell'adunanza, redige il verbale dei lavori e lo sottoscrive unitamente al Presidente;

e) L'Assemblea individua l'organismo o l'ente disponibile a fornire gratuitamente una sede di

riferimento per la gestione tecnico-organizzativa;

Art. 11 •Presidente

a) Il Presidente è il rappresentante legale dell'Associazione, dura in carica tre anni e può essere

rieletto per non più di un altro mandato

b) Il Presidente: - Convoca e presiede l'Assemblea degli associati; - Cura e controlla l'attività

dell'Associazione, i progetti e i piani di promozione e marketing, nonché l'esecuzione dei deliberati

dell'Assemblea; - Predispone e propone all'Assemblea per l'approvazione il Conto Consuntivo e il

Bilancio Preventivo dell'Associazione.

c) Il compenso dei Revisori è determinato dall'Assemblea degli associati all'atto della nomina.

Art. 13 • Coordinatore

a) Il Coordinatore verrà scelto tra persone esperte in materia di turismo ed altamente qualificate per

l'esperienza acquisita nelle specifiche problematiche turistiche tra le figure già in carico agli enti facenti parte dell’unione di prodotto;

b) Compiti del Coordinatore: - Avanza proposte al Presidente per la stesura dei progetti e del Piano

di Promozione e Marketing; - Collabora con associati, ove richiesto, nella definizione dei progetti;

- Assiste il Presidente nella presentazione dei piani e dei progetti in Assemblea; - Assiste il

Presidente in tutte le attività dell'associazione.

Art. 14 • Organizzazione

a) L'Associazione può utilizzare, se necessario al proprio funzionamento, l'apparato tecnico funzionale

ed amministrativo reso disponibile, nelle forme concordate e ha facoltà di avvalersi di

un Ufficio di Progetto, costituito da professionisti ed esperti, per la definizione e per la gestione dei

piani e dei progetti di promozione e di commercializzazione dell'Associazione e degli associati che

ne fanno richiesta e che se ne assumono gli oneri relativamente al proprio intervento.

Art. 15 • Scioglimento

L'Associazione si scioglie per delibera dell'Assemblea che contestualmente nomina uno più

liquidatori.

Art. 16 • Controversie

Qualunque controversia tra i Soci e tra questi e l'Associazione o i suoi Organi, relativa

all'applicazione ed interpretazione dei presente statuto, ed in generale all'esercizio dell'attività

sociale, ad eccezione di quelle di specifica competenza dell'Autorità Giudiziaria ordinaria, sarà

devoluta al giudizio inappellabile di un collegio composto di tre membri nominati: - uno dalla parte

istante; - uno dall'altra parte entro e non oltre trenta giorni dalla richiesta, o, in difetto, dal

Presidente dei Tribunale di •••..; - uno da parte dei primi due, entro trenta giorni dalla nomina

dell'ultimo o, in mancanza, dal Presidente dei Tribunale di •••••••••. Il Collegio Arbitrale nominato

giudicherà in via virtuale, secondo diritto, nel rispetto delle norme inderogabili dei Codice di

Procedura Civile.

Art. 17 • Disposizioni Generali • Rinvio

Per quanto non espressamente contemplato nel presente statuto, si fa riferimento alle Disposizioni

contenute nel Codice Civile e nelle leggi vigenti in materia.

venerdì 11 gennaio 2013

UNA NOSTRA UNIONE DI PRODOTTO

OBBIETTIVO 2

TURISMO DI VALLATA

Il turismo per la Valmarecchia può rappresentare un importante traino economico, trattandosi di una intera valle da promuovere, occorre superare i campanili, anziché aderire ad un’Unione di prodotto che si occupi della promo commercializzazione della Valmarecchia quale meta di pernottamento e di soggiorno indipendente dalla costa di cui sia alternativo e complementare.

La proposta è di chiedere alla Regione di istituire una quinta Unione di prodotto che abbia sede in Valmarecchia e che si distingua dalle altre, occupandosi delle peculiarità che ci caratterizzano come la montagna, l’ambito fluviale, la rete museale e l’enogastronomia.

Loris Dall'Acqua

ASSETTO TERRITORIALE VALMARECCHIA

OBBIETTIVO 1

ASSETTO AMMINISTRATIVO DELLA VALMARECCHIA

Questo il primo obbiettivo sul quale ci siamo confrontati e abbiamo deciso di impegnarci.

In funzione del riordino territoriale in atto da parte della Regione per il contenimento della spesa pubblica ed una miglior gestione del territorio lavoriamo per una Valmarecchia suddivisa in due distinti ambiti ottimali:

- Quello dell’Alta Valmarecchia formata dai comuni di Novafeltria, San Leo, Pennabilli, Talamello, Casteldelci, Sant’Agata Feltria e Maiolo nel quale costituire un’Unione Montana a 7 che potrebbe divenire a 8 con l’ingresso di Montecopiolo, in attesa del passaggio di Regione;

- Quello della Bassa Valmarecchia formato dai comuni di Santarcangelo, Verucchio, Poggio Berni, Torriana e Bellaria in cui si migliori l’attuale Unione a 4 e si valutino eventuali accordi con Bellaria su alcuni servizi.

Anziché ipotesi di Unione allargata in cui si creano sub ambiti, due distinte unioni che provvedano ad aprire un tavolo permanente, onde valutare eventuali strategie di vallata o accordi di gestione associata su alcuni servizi.

In entrambe le unioni si apra il dibattito su ipotesi di fusione.

Loris Dall'Acqua

VALMARECCHIA BATTLE GROUP

La Voce 13-01-13

SUPERIAMO GLI OSTACOLI CON LA VALMARECCHIA NEL CUORE

       Il Patto della pizzata nasce scherzosamente come risposta al Patto della Tagliata ma ha generato qualcosa di concreto, un insieme di persone eterogeneo che ricopre ruoli diversi nella società, che mette sullo stesso piano cittadini e amministratori in nome di una partecipazione reale indipendentemente dal colore politico che ove esiste passa in secondo piano, un comitato spontaneo che si adopera nell’interesse di un territorio e della comunità che lo abita nel nostro caso la Valmarecchia.

       L'aspetto che ci contraddistingue è il metodo di lavoro inusuale che rappresenta qualcosa di nuovo, si lavora su obbiettivi specifici per i quali ognuno di noi si adopera come meglio crede sull’obbiettivo prefissato, proponendo le proprie idee, partecipando agli incontri, allargando il gruppo, portando amici che condividono l’idea di fondo e, inoltre, per chi ricopre un ruolo amministrativo, la possibilità di sviluppare l’obbiettivo in Consiglio Comunale.

       Il gruppo vanta già contatti in tutti gli 11 comuni, siamo già in campo con due obbiettivi e ce ne sono già altri in cantiere.

      APERTO A CHIUNQUE CONDIVIDA GLI OBBIETTIVI

Loris Dall'Acqua