martedì 3 settembre 2013

UNIONE A 11: SI CONTROLLINO I REALI RISPARMI

Alta Rimini 06-09-13
La Voce 08-09-13
Il Corriere 10-09-13

        Chi amministra in Valmarecchia ha purtroppo scelto la formula dell'Unione-Ammucchiata, ente di secondo grado del quale dovrebbero far parte ben 11 Comuni,  visto che questa è la via prescelta dovrebbero almeno cercare di farla al meglio. Purtroppo se il buongiorno si vede dal mattino cominciamo proprio male.
        Sulla rappresentatività dei comuni all’interno di questo ente hanno giustamente sollevato il problema alcuni consiglieri di opposizione, la composizione di quel consiglio deve rispecchiare al meglio  la volontà popolare e le soluzioni che stanno emergendo non sembrano affatto andare in quella direzione.
       Gestire in forma associata deve tradursi in minori costi per le istituzioni ed una miglior qualità dei servizi erogati, un binomio che dovrebbe portare anche a minori costi per i cittadini. Quando furono istituite le Comunità Montane e le Unioni dei comuni, gli impegni presi sarebbero dovuti essere quelli, purtroppo  non ci sembra siano sempre stati onorati. Questa Unione a 11, (sulla cui opportunità nutriamo sempre forti dubbi), non deve replicare  i modelli a cui siamo stati abituati in Valmarecchia, ma vorremmo che si prendessero ad esempio Unioni degne di questo nome, che in poco tempo sono riuscite a fare meglio di quello che si sia fatto qui. L’”Unione della Bassa Romagna”, comprendente comuni retti sia dal Centro-Sinistra che dal Centro-Destra è una realtà di 9 comuni, per un totale di 104.000 abitanti, che in 4 anni è riuscita a mettere insieme quello che da noi non si è riusciti a fare in decenni di “CONVIVENZA”. Molte funzioni e servizi sono gestiti in Unione; Lavori Pubblici, Cultura e Ufficio Demografico sono rimasti ai Comuni, anche se avevano già sistemato ed accomunato (sempre in appena 4 anni di vita) PSC, il regolamento dell’edilizia, il Bilancio ed il sistema informatico. Su un totale di 650 dipendenti che è la somma dei dipendenti di tutti i comuni messi insieme, 370 sono passati all’Unione razionalizzando le risorse umane. Tra gli obbiettivi in dirittura d’arrivo anche un unico regolamento per i tributi e anche il livellamento delle rette dei nidi. La cosa più importante è il controllo che hanno deciso di darsi: 1 volta all’anno si riuniscono insieme tutti i consigli comunali  e 1 volta al mese si riuniscono invece tutte le giunte per fare il punto della situazione. Questi due aspetti sono secondo noi sono veramente molto interessanti. In Valmarecchia occorre migliorare la gestione del territorio e dei servizi e forme di controllo e verifica serie possono contribuire affinchè si resti sui binari giusti.


 


Sandro Polidori   Loris dall’Acqua    Valmarecchia Battle Group


 
 

lunedì 2 settembre 2013

PAGHIAMO I RIFIUTI MA SAREBBE DA RIFIUTARSI DI PAGARE

Il Nuovo Quotidiano 04-09-13
La Voce 04-09-13
Il Corriere 07-09-13
 

L’arrivo della Tares in Valmarecchia sta portando sconforto, preoccupazione e rabbia nei cittadini, invece di pagare i rifiuti dovremmo rifiutarci di pagare visto che in bolletta purtroppo non ci ritroviamo solo dei semplici aumenti, bensì cifre che sono anche multipli degli importi pagati sino all’anno scorso, una situazione inaccettabile che rappresenta un insulto ai sacrifici che molti cittadini stanno facendo ad esempio nel differenziare i rifiuti, un accorgimento che non va solo in favore dell’ambiente, ma è utile anche ai conti delle casse comunali. Colpa del precedente governo Monti, ma a livello locale cosa si è fatto in questi anni per contenere i costi dello smaltimento rifiuti? Quali azioni sono state messe in atto da parte dei comuni nei confronti della Montefeltro Servizi e di Hera? E’ bene ricordare che con l’aumento della raccolta differenziata i comuni spendono meno per il servizio, com’è possibile che questo, negli anni, salvo qualche rarissima eccezione, non abbia mai fatto abbassare le tariffe? Il fatto che i comuni siano anche soci delle multiutility rappresenta e rappresenterà sempre più un problema. Occorre un cambiamento radicale perché la gente è stanca e non ne può più, si apra una riflessione sui costi, si dia un’occhiata al mercato visto che non siamo in monopolio e non è quindi accettabile subire passivamente quanto deciso dalle multiutility come se non ci fossero altre alternative, si metta sempre al centro della propria azione il cittadino e non interessi e dividendi che sono business solo per pochi. Esempi di buona amministrazione ne abbiamo anche in Valmarecchia, Casteldelci  di fronte ad una richiesta ritenuta troppo alta da parte della Montefeltro Servizi ha valutato se vi fossero alternative più sostenibili ed è riuscita a riorganizzare il servizio spendendo meno e garantendo comunque qualità.

Loris Dall’Acqua    Sandro Polidori   Valmarecchia Battle Group