mercoledì 29 gennaio 2014

AGRICOLTURA: SERVONO AZIONI CONCRETE



La Voce 30-01-14
Il Corriere 31-01-14




AGRICOLTURA LA  REGIONE RADDOPPIA  MA  NON  RISOLVE  LE  CRITICITA’


Non  basta dire  che dall’UE  arriveranno 1,190 mld di  euro,  131 mln in più  del  periodo 2007/13 o che  dalla  Regione  gli stanziamenti passano da  106  mln a  203 mln  di euro, dopo  ben  44  anni  dalla  nascita  delle  regioni, ancora  oggi la  priorità assoluta è  risolvere le  ataviche criticità e  nodi  strutturali, vogliamo progetti e azioni concrete di intervento. Tra le problematiche del settore il ricambio  generazionale che è troppo  lento, si  dice  che  servirebbero  in  Europa  ben  500.000  nuovi giovani e quindi addetti e nuove  aziende, affinchè i giovani investano occorre che le attività riescano ad essere competitive e redditizie, c'è una  mancanza  totale e  degenerante delle  politiche  dei  servizi  alla  popolazione  dell’ entroterra e soprattutto della  montagna, dalle  infrastrutture, il  sistema  di  presidio  ambientale ,il  recupero idrogeologico, la  banda  larga, la  burocrazia, i  vincoli, le  vessazioni e purtroppo nelle  istituzioni le rappresentanze sono spesso del  tutto  inadeguate.
Già nel  rapporto  economico  di  settore nella  nostra  Provincia sulle produzioni animali la drammatica  perdita  di  aziende di   quasi  il  40% negli  ultimi  10  anni, non  esiste  più una  agricoltura  pubblica, ma  solo  un  accompagnamento  a  saldo  zero, ma  una  Regione  ed una  UE devono essere tutor attivi e  creare  condizioni positive  in  una  visione veramente   pragmatica e  risolutiva di  tutte quelle  criticità a  fondamento della  sopravvivenza  attuale.
Il Piano  di  sviluppo  Rurale PSR 2014/20 ovviamente  può essere uno  strumento importante per  i  territori  come  quello della Valmarecchia, ma  per uno  sforzo forte  sulle  criticità,  in particolare per  il  cambiamento reale  di  marcia.
Nello  specifico  settoriale, alcune  priorità  fondamentali per  i  territori  rurali:
- La ZOOTECNIA BOVINA  combinata ed in  rete tra  l’alta e  la  bassa  valle, con  l’incentivazione ed  aiuti  particolari all’allevamento di  razze richieste dal mercato nell’alta valle sostenendo ad esempio la linea Vacca-Vitello  ed  aziende dedite  all’ingrasso  dei  vitelli nella  bassa  valle.
- LA ZOOTECNIA OVINA potenziando  la  produzione  non  solo  di  carne, ma  anche  di  latte per  la  produzione di  prodotti  DOP  come  la  Caciotta d’Urbino in  notevole  espansione e di eccellenze come il  formaggio  di  fossa ed altri  formaggi  tipici  locali, ricotte, ramigiolo ecc
- Lo  sviluppo  di allevamenti FAUNISTICI di  pregio. 
La  valorizzazione e tutela dei prodotti attraverso  un  Marchio "Prodotto di Montagna"
-PRESIDIO E  DIFESA di TERRITORIO e AMBIENTE.


Occorre investire risorse per la  difesa del  territorio al fine di provvedere alla  sistemazione  e  manutenzione di  tutta   la  rete  idrografica di  superficie dai Fossi  alle  aste  fluviali  laterali sino a quelle principali ( contratto  di  fiume ?),servono   infrastrutture viabilistiche estremamente  determinanti per  un  equilibrato  sviluppo economico soprattutto per quelle aree oggi svantaggiate. A tal  proposito  non  sarebbe  poi  male  rifinanziare  adeguatamente a  favore  dei  comuni e  non  solo  , la  Legge  della Montagna  la  97/94  con  il  suo  specifico  art. 17. Bisogna  inoltre scoraggiare l’eccessivo frazionamento dei terreni agricoli così come andrebbe sostenuto l’acquisto di  terreni  da  parte  di  agricoltori  o  silvicoltori. L’Istituzione  Regionale dovrebbe  intervenire sull’abbattimento  dei  tassi  di interesse  fino  al  raggiungimento in  favore  dei  giovani  imprenditori  agricoli. Vorremmo vedere azioni mirate e quella concretezza che il settore merita.
Cordiali saluti,

Sandro Polidori   Loris Dall'Acqua   Valmarecchia Battle Group


 

sabato 18 gennaio 2014

ORA SULL' OSPEDALE IL PD TACE

La Voce 19-01-14

Sulla sanità sarebbe bene che i cittadini della Valmarecchia aprissero finalmente gli occhi! Le scelte da parte della Regione, inerenti il riordino delle strutture sanitarie, sembrano indirizzate verso la suddivisione in ospedali per acuti e in ospedali di comunità. Avevamo preannunciato alcune settimane fà questo scenario e da parte di chi ci amministra non sono arrivate né smentite né le solite rassicurazioni di circostanza, d’altronde chi avrebbe creduto al solito refrain del “nessun rischio di chiusura” e  “nessun rischio di depotenziamento”?  La Lega Nord provvederà a livello provinciale a richiedere la convocazione della Conferenza Sanitaria e a livello regionale provvederà ad interrogare l’assessore Lusenti, che fine hanno fatto quelli che anzichè alzare la voce, si sperticavano in rassicurazioni? Gli Ospedali di Comunità saranno composti da reparti seguiti prevalentemente da personale infermieristico, il termine dormitorio purtroppo non è provocatorio ma semplicemente quello più indicativo, e sarebbe forse il termine “Ospedale” ad essere fuori luogo. Il dato di fatto è che i 2 ospedali della Valmarecchia sono purtroppo nella lista dei 25 che hanno le caratteristiche per essere trasformati in “dormitori”.
       Dal Pd solo silenzi: non parla Lorenzo Marani, Sindaco di Novafeltria forse in difficoltà ed in imbarazzo a dover dare battaglia in maniera seria contro l’Ausl presso la quale è dipendente, non parla più il Pd dell'Alta Valle, non parla Mauro Morri ex Sindaco di Santarcangelo che si è sempre sperticato a fare annunci o a elargire pareri dalla sua pagina facebook su qualsiasi argomento riguardi la vita amministrativa, non parla il Pd Clementino. Nella scelta tra il battersi per il proprio territorio e per mantenere i servizi ai cittadini o l’obbedienza gerarchica al proprio partito il Pd sembra avere scelto rinunciando al “fuoco amico” verso la Regione. Dal Pd bocche cucite, il tema crea imbarazzo e forse in alcuni casi occuparsi delle primarie ha la precedenza su tutto.

Loris Dall’Acqua   Sandro Polidori   Valmarecchia Battle Group