domenica 9 giugno 2013

FUSIONE ALTA VALLE IL RUBICONE SERVA COME ESEMPIO

Il corriere 13-06-13
La Voce 14-06-13

Dopo il passaggio di Regione avvenuto alcuni anni fa’ e la nuova legge regionale sul riordino territoriale che apporterà cambiamenti a diversi livelli, i comuni dell’Alta Valmarecchia devono impegnarsi in un progetto di crescita e sviluppo che consenta all’alta valle e ai suoi cittadini di essere tutelata e valorizzata, di poter erogare servizi di qualità e di essere adeguatamente rappresentata negli organi di governo quali la costituenda Unione Montana (e il conseguente sub ambito nel quale dovrebbe essere rinchiusa l'area montana), e la Provincia, le cui sorti sono ancora incerte. Un obbiettivo come la fusione può rappresentare un’ottima soluzione ed una grande opportunità.
La Comunità Montana purtroppo non è riuscita a favorire un dialogo in questo senso, e oggi non si può pensare di recuperare il tanto tempo perso in pochi mesi, se vogliamo dare all’ Alta Valmarecchia un futuro, dobbiamo puntare al coinvolgimento di tutti i comuni, compreso Montecopiolo (culla del Montefeltro) che troppe volte è stato dimenticato e come residenti dell’alta valle abbiamo l’obbligo di non dimenticare, per una storia passata ed anche recente che ci accomuna. Occorre un progetto di fusione condiviso in cui possano sentirsi partecipi anche i piccoli comuni, per i quali, l’eventuale fusione, deve rappresentare un’opportunità e non un salto nel buio. A tal proposito, abbiamo già indicato come punto di partenza la pianificazione per una equa ripartizione sul territorio dei servizi e degli uffici che verranno accorpati, scelte legate alle peculiarità dei singoli comuni, evitando la centralizzazione di tutto a Novafeltria.

Ricordiamo questo, visto che è stata avanzata una proposta di fusione tra Verucchio, San Leo e Novafeltria e ci auguriamo sia solo una boutade e non un’intenzione seria. Non è nostra intenzione aprire alcuna polemica col Comitato per la Fusione, comprendiamo le difficoltà che possano aver incontrato, ma una proposta simile sarebbe a nostro avviso una scelta limitativa ed incurante delle sorti delle realtà confinanti, nonchè una sconfitta per lo stesso comitato che l’ha proposta, il quale dimostrerebbe che difronte ad un grande progetto con un percorso non facile preferisce imboccare la prima via di uscita che trova.

Dialogare e confrontarsi non vuol dire cercare di imporre le proprie idee, ma cercare di comprendere quali siano gli ostacoli da rimuovere e valutare come rimuoverli insieme. Bisogna comprendere che per un amministratore di un piccolo comune esistono maggiori difficoltà nel far comprendere una scelta come quella della fusione ai propri cittadini, sarebbe irresponsabile da parte loro provvedere ad Ordini del giorno senza aver avuto il tempo necessario di informare in maniera adeguata i cittadini su quella proposta di fusione, sugli aspetti positivi e negativi legati a questa scelta e soprattutto senza uno studio di fattibilità. Qual è l’obbiettivo del comitato? Una fusione con chiunque sia disposto a fondersi con Novafeltria subito per andare elezioni nel 2014 o la realizzazione di un grande comune dell'Alta Valmarecchia?

Una fusione è un insieme di comunità che decidono di diventare una comunità più grande, non si tratta del comune più grande che assorbe e ingloba il più piccolo, a queste comunità occorre in primo luogo un’adeguata informazione ed il tempo necessario per metabolizzare l’idea.

Le sole ragioni economiche e i tempi stretti sono nocivi a qualsiasi ipotesi di fusione, vorremmo spronare il comitato ad abbandonare la meta del Comune Unico per il 2014, puntando a quella più ragionevole del 2016 e con quello che è il progetto più naturale ovvero il Comune Unico dell’Alta Valle. Accettare proposte intermedie sarebbe come accontentarsi dell’uovo oggi rinunciando alla gallina del domani!

L'esito del referendum tra Savignano e San Mauro di domenica, in cui hanno prevalso i no, deve far riflettere sui progetti e sulle tempistiche che si vorrebbero tentare in Valmarecchia.



Sandro Polidori Loris Dall’Acqua



Valmarecchia Battle Group